::P.M.LA SERATA
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Clan Destino Guado 1
Gruppo scout A.G.E.S.C.I. Cordovado
In collaborazione con la parrocchia S.Andrea
Le foto:
Ecco 9 foto della conferenza di mercoledì 5 giugno.
La serata è stata seguita attentamente da un pubblico non numerosissimo ma sicuramente rappresentativo e molto intressato.
Com’è andata?
Beh siamo onesti …. visto l’interesse che il questionario aveva suscitato, pensavamo di avere un’affluenza maggiore. Detto questo la serata però è stata sicuramente interessante e i relatori sono stati all’altezza della situazione. All’inizio abbiamo riproposto i risultati dei questionari che trovate in altro file nel sito poi abbiamo lasciato lo spazio ai relatori. Il prof. Santamaria ha posto l’attenzione sul fatto che non esiste un modello ideale di Oratorio né un manuale da applicare. Far ripartire un’ oratorio è una sfida, una scommessa che ha tempi lunghi che non ha un esito scontato né un tempo definito. E’ una azione che parte da una storia con un’ atteggiamento di ricerca. E’ una cosa complessa dove ci deve essere l’ottimismo della ragione, dove ripensare l’identità, alle cose, e dove nulla può essere come prima.. La responsabilità a cui siamo chiamati è di uscire dal coma “etico” di cercare di educare senza essere ripetitivi, con il coraggio di uscire dal nostro modo di pensare per costruire nuove alleanze. Su questo ci giochiamo il futuro. L’oratorio può essere un posto irripetibile dove costruire questo...... continua, scarica dalla griglia documenti.
*** Nell'incontro del Consiglio Pastorale di lunedì 9 giugno 2014 si è deciso l'appuntamento per l'incontro di verifica per istituire la "COMMISSIONE ORATORIO MAINARDI" la data è il giorno lunedì 23 giugno 2014 alle ore 20:45 in una sala all'oratorio Mainardi.
La lettera d'invito sarà fatta recapitare presto alle associazioni interessate.
Per chi ha l'interesse vivo per questa importante operazione l'invito è a documentarsi nelle linee guida già espresse dalla CEI Confederazione Episcopale Italiana.
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... per aggiungere...
Don fermo querin in un articolo della Diocesi del 2011 scriveva:
Impossibile non pensare a Celentano che in "Azzurro" cantava (e ancora canta):
"Sembra quand’ero all’oratorio / con tanto sole, tanti anni fa /quelle domeniche da solo / in un cortile a passeggiar. Ora mi annoio piu’ di allora / neanche un prete per chiaccherar...".
Quel mondo è finito? Mentana qualche tempo fa al TG7 ha nominato gli oratori, aggiungendo: "Ma gli oratori ormai non esistono più"; mentre l’anno scorso Luciana Littizzetto a "Che tempo che fa" a suo modo implorante e all’apparenza sinceramente preoccupata è sbottata: "Eminenza, faccia di tutto, faccia qualcosa. Spalanchi gli oratori…" Scomparsi, in agonia, in ripresa? Ambienti di formazione o solo sale giochi; spazi per ragazzini o luoghi di incontri veri e ancora importanti? Gli oratori possono essere o diventare di tutto; la scommessa è far sì che siano spazi aperti, propositivi, ricchi di relazioni, di proposte, di occasioni di confronto e di crescita. Ho usato la parola "scommessa" non a caso, perché con i tempi che corrono e con il clima culturale che ci ritroviamo, "aprire" significa correre tutti i rischi possibili. Ma o si è aperti o si è insignificanti. Non possiamo più pensare l’oratorio come uno spazio protetto dove avvengono solo cose che riteniamo buone e corrette, per gruppi di ragazzini, adolescenti e giovani sicuri e fidati.
Dovrà necessariamente essere una specie di crocevia, dove si passa, ma anche ci si può fermare; ci si incontra e ci si scontra; si offre e si riceve; si sta volentieri perché è a misura e ci si ritorna perché si sa che le porte restano aperte e che qualcuno c’è a garantire aria pulita e - se ci fosse la voglia - anche disposto a chiacchierare. Non sarà più il giovane prete dei tempi passati, ma qualcuno preparato e disponibile, sì. Possiamo seriamente pensare a quella che chiamiamo pastorale giovanile senza spazi di questo genere?
don Fermo Querin
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