B.V.M. MONTE CARMELO
Il 16 luglio la liturgia cattolica celebra la memoria liturgica mariana della S.S. Vergine del Carmelo. Il Monte Carmelo è un piccolo promontorio che si distende sul Mar Mediterraneo fino alla pianura di Edrelon. “Karmel” vuol dire “giardino”, “Paradiso di Dio”, un luogo ameno caratterizzato da una vegetazione rigogliosa che la siccità, rischiava di distruggere per sempre. La pioggia rappresenta la salvezza della siccità come Maria lo è dall’aridità del male. Nel I secolo , nell’anno 93 per la precisione, un ristretto gruppo di monaci innalzò una cappella in onore della Vergine, vicino al luogo dell’apparizione. Quella cappella sarebbe diventata il grande santuario Stella Maris. A partire da quella data si istituì l’Ordine dei Carmelitani, il cui fondatore è difficilmente identificabile, dato che lo stesso Elia potrebbe essere considerato tale. Chiese, cappelle, simboli eretti in nome della Vergine si sono moltiplicati nei secoli successivi in tutti i paesi del mondo: quelli legati al Carmelo sorsero in varie città italiane, come Messina e Pisa, ed europee, come Parigi e Kent. Proprio dalla regione inglese proveniva Simone Stock, che diventerà Superiore generale dell’Ordine dei Carmelitani. Quest’umile inglese, che era fuggito dalla casa paterna a soli dodici anni in preda a una crisi spirituale e aveva trovato riparo nel tronco cavo di una quercia, legherà il suo nome all’episodio prodigioso dello Scapolare, il simbolo universale dell’Ordine Carmelitano. Lo Scapolare è un abito di dimensioni ridotte: due pezzi di stoffa di saio tenuti insieme da una cordicella da appoggiare alle scapole.
Su entrambi i pezzi di stoffa è rappresentata l’immagine di Maria. Non si tratta certo di un indumento decorativo, quanto di un dono che la Vergine offrì a Simone e agli uomini tutti: liberare dalle pene dell’Inferno chiunque lo indossasse. Si diventa della Confraternita dello Scapolare di Nostra Signora del Monte Carmelo ricevendo lo Scapolare, che deve necessariamente essere “imposto” (ossia posto attorno alle spalle), secondo il rituale previsto a tale fine. In casi di secondo di emergenza (pericolo di morte), e qualora
fosse impossibile rintracciare un sacerdote, anche un laico può imporre, a se stesso o ad altri, recitando una preghiera alla Santa Vergine, uno Scapolare precedentemente benedetto da un prete. Qualunque sacerdote o diacono può ormai effettuare l’imposizione dello Scapolare (non è più necessario, come in passato, ottenere un’autorizzazione speciale da parte dell’Ordine dei Carmelitani scalzi).
A tale scopo occorre utilizzare una delle formule di benedizione previste dal Rituale romano. Anche alcuni laici, dotati dei necessari poteri da parte dell’Ordine dei Carmelitani, possono imporlo. Lo Scapolare del Monte Carmelo è costituito da due pezzetti di lana marrone di forma rettangolare quadrata, non lavorati a maglia ma tessuti, legati fra loro da due fili, che consentono di indossarli, uno sul petto e l’altro sulla schiena. Non è necessario che ci sia l’immagine della Santa Vergine, ma averne una
attaccata alla stoffa è un’abitudine pia e lodevole. Lo Scapolare deve essere indossato in maniera moralmente continuativa (quindi anche durante la notte); naturalmente, è possibile toglierlo per lavarsi, senza per questo smettere di beneficiare della promessa.
Può essere nascosto sotto gli abiti. Viene benedetto una volta per tutte al momento dell’imposizione. Se lo Scapolare si sporca o si logora, si può quindi sostituirlo senza bisogno di ricorrere a una nuova cerimonia di benedizione o di imposizione (la benedizione del primo Scapolare viene trasmessa ai seguenti). Papa San Pio X ha concesso la facoltà di sostituire lo Scapolare di tessuto con una medaglia, soprattutto in ragione della rapida usura cui è sottoposta la stoffa nei paesi a clima caldo.
Da allora, tale concessione è stata estesa al mondo intero. Quindi, con la medaglia dello Scapolare, si può beneficiare delle tre promesse della Santissima Vergine: preservazione dalle fiamme eterne, liberazione dal Purgatorio (privilegio sabatino) e protezione contro i pericoli dell’anima e del corpo.
La Reliquia dello scapolare della Madonna del Carmine, appartenuto al Beato Papa Giovanni Paolo II, è esposta dal pomeriggo del 9 luglio 2011 presso la Chiesa del Carmine di Altavilla Silentina. Conservata presso la Parrocchia S. Maria Regina Mundi di Roma, quartiere Torre Spaccata, la reliquia è stata esposta per un giorno nella Chiesa del Carmine di Altavilla.
Lo Scapolare, che ricorda la grande devozione del Papa alla Madonna del Carmine (nella lettera ai Carmelitani del 25 marzo 2001 il Papa affermava: “Anche io porto sul cuore da tanto tempo lo Scapolare della Madonna del Carmine!”) era giunto il 6 ottobre 2005 da Cracovia, portato direttamente da Suor Tobiana Sobotka, l’angelo custode del Papa, colei che ha raccolto le ultime parole di Giovanni Paolo II in polacco: “…pozwólcie mi odejsc do domu Ojca…”, “…lasciatemi tornare alla casa del Padre…” la sera del 2 aprile 2005.
Insieme allo scapolare era stata consegnata anche la dichiarazione di autenticità, firmata dallo stesso Cardinale. La reliquia è stata esposta, a seguito della beatificazione di Giovanni Paolo II, dal 4 maggio 2011 in una teca alla venerazione dei fedeli presso la Parrocchia S.Maria Regina Mundi in via Barbosi, 26 di Roma. Altavilla Silentina è la prima località italiana che ospiterà lo scapolare della Madonna del Carmine appartenuto al Papa Buono.
La devozione alla Madonna del Carmelo è una forma di pietà mariana vissuta e promossa dalla Famiglia del Carmelo; una devozione che per la semplicità e consonanza con qualsiasi mentalità ha avuto ampia diffusione tra i fedeli e continua a portare grandi frutti spirituali. Essa pone al primo posto l'atteggiamento Interiore, l'amore semplice, spontaneo e filiale che nasce da una libera e totale consacrazione alla Beata Vergine Maria del Monte Carmelo.
Come ogni vera devozione, procede dalla fede autentica che porta a riconoscere la grandezza della Madre di Dio e spinge all'amore filiale verso la Madonna e alla imitazione delle sue virtù.
Ad esprimere e manifestare l'iniziativa dell'amore materno di Maria e la nostra volontà di essere "proprietà" di Maria, c'è lo SCAPOLARE (o Abitino) DEL CARMINE.
Pio XII lo definì "veste mariana" per antonomasia e lo indicò come "segno e garanzia della protezione della Madre di Dio".
Lo Scapolare è segno della protezione della Madre di Dio verso coloro che la amano: è simbolo di appartenenza e consacrazione a Maria che soccorre i suoi figli in vita. In punto di morte e dopo morte.
Oltre che segno della protezione di Maria Santissima nei pericoli dell'anima e in quelli del corpo, lo Scapolare è soprattutto un mezzo per stimolarci a vivere nell'ossequio di Gesù Cristo e nella imitazione di Maria, sua Madre Chi porta lo Scapolare fa professione di "appartenere a Nostra Signora", come si esprimeva Pio XII, e di comportarsi sempre e dovunque da suo vero figlio.
Lo Scapolare non è un amuleto per Incoraggiare la superstizione, ma un pegno della predilezione della Madonna: un richiamo all'esercizio della carità e una professione di appartenenza e di consacrazione alla Madre e Regina del Carmelo.
ESEMPI DI CONVERSIONE E MIRACOLI
Lo Scapolare non è soltanto uno strumento che ci garantisce l’indulgenza divina nell’istante dell'ultimo respiro. Esso è anche “un sacramentale”, che attrae le benedizioni divine su chi lo usa con pietà e devozione. Innumerevoli miracoli e conversioni hanno dimostrato la sua efficacia spirituale tra i fedeli. Nelle "Cronache del Carmelo" ne troviamo innumerevoli esempi. Vediamone appena qualcuno.
1 - Nello stesso giorno in cui San Simone Stock ricevette dalla Madre di Dio lo Scapolare e la promessa fu chiamato ad assistere un moribondo, che era disperato. Quando arrivò, mise sul pover'uomo lo Scapolare che aveva appena ricevuto, chiedendo a Nostra Signora che mantenesse la promessa che gli aveva appena fatto. Immediatamente l'impenitente si pentì, si confessò e morì nella grazia di Dio.
2 - Sant'Alfonso Maria de’ Liguori morì nel 1787 con lo Scapolare del Carmelo. Quando venne avviato il processo di beatificazione del santo vescovo, all'aprirsi del suo tumulo si constatò che il corpo era ridotto in cenere, così come il suo abito; soltanto il suo Scapolare era completamente intatto. Questa preziosa reliquia si conserva nel Monastero di Sant'Alfonso, a Roma. Lo stesso fenomeno di conservazione dello Scapolare si verificò quando venne aperto il tumulo di San Giovanni Bosco, quasi un secolo dopo.
3 - Nell'ospedale di Belleview, di New York, fu ricoverato un anziano. L'infermiera che lo assistette, vedendo sopra le sue vesti uno Scapolare colore castagno scuro, pensò subito di chiamare un sacerdote. Mentre questi recitava la preghiera degli agonizzanti, il malato aprì gli occhi e disse: "Padre, io non sono cattolico". "Allora, perché usa questo scapolare?''. "Ho promesso ad un amico che l'avrei usato sempre e di pregare tutti i giorni un'Ave Maria". "Ma sei in punto di morte. Non vuoi diventare cattolico?". "Sì, Padre, lo voglio. L'ho desiderato tutta la mia vita". Il sacerdote lo preparò rapidamente, lo battezzò e gli somministrò gli ultimi sacramenti. Poco tempo dopo il povero signore moriva dolcemente. La Santissima Vergine aveva preso sotto la sua protezione quella povera anima che indossava il suo scudo".
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Santi che hanno portato lo Scapolare, per citarne alcuni:
San Carlo Borromeo, Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, San Giovanni Bosco, il Santo Curato d’Ars, Santa Faustina Kowalska, San Luigi Maria Grignon de Monfort, San Pio da Pietralcina e svariati Pontefici tra i quali il compianto Giovanni Paolo II.
Chi porterà lo scapolare beneficerà di tre privilegi:
1) preservazione dalle fiamme eterne;
2) liberazione dal purgatorio il sabato dopo la propria morte;
3) protezione contro i pericoli dell'anima e del corpo
Lo scapolare di stoffa può essere sostituito dalla medaglia portata al collo o in un altro modo. È naturale che chi porta lo scapolare dovrà anche preoccuparsi di vivere una vita devota nei confronti di Maria pregandola in qualche modo ogni giorno (dicendo almeno le tre Ave Maria mattino e sera ed un Salve Regina).
Lo scapolare non è un amuleto, ma un pegno della predilezione di Maria: un richiamo all'esercizio della carità e una professione di appartenenza e di consacrazione alla Madre e Regina del cielo.
L’Ordine Carmelitano partito dal Monte Carmelo in Palestina, dove è attualmente ubicato il grande monastero carmelitano Stella Maris, si propagò in tutta l’Europa, conoscendo nel sec. XVI l’opera riformatrice dei due grandi mistici spagnoli Giovanni della Croce e Teresa d’Avila, per cui oggi i Carmelitani si distinguono in due Famiglie: “scalzi” o “teresiani” (frutto della riforma dei due santi) e quelli senza aggettivi o “dell’antica osservanza”.
Durante tutti i secoli trascorsi nella sua devozione, Ella è stata sempre rappresentata con Gesù Bambino in braccio o in grembo che porge lo scapolare (tutto porta a Gesù) e con la stella sul manto (consueta nelle icone orientali per affermare la sua verginità).
La sua ricorrenza liturgica è il 16 luglio, giorno in cui, nel 1251, apparve al Beato Simone Stock, porgendogli l’ abitino.
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