Madonna delle Grazie
SANTUARIO DELLA MADONNA DELLE GRAZIE
Il 7 settembre 1592, nei presi di un capitello con l'immagine della Vergine che allatta, S.Rocco e S.Valentino, ci fu l'apparizione della Madonna ad una popolana (della famiglia Scantino (a)-Innocente) che le chiedeva che si adoperasse perché in quel posto venisse edificata una chiesa a lei dedicata.
Il Vescovo di Concordia, mons.Matteo Sanudo il Vecchio, dapprima incarcerò sia la donna che il parroco che la difendeva, ma infine accolse la supplica ed il santuario fu eretto ed inaugurato il 1maggio 1603: esempio di straordinaria bellezza di barocco veneto con pianta ottagonale che, oltre ad essere il più antico mariano della diocesi, conquistò una fame notevole con affollati pellegrinaggi di fedeli che provenivano anche da luoghi molto lontani.
Al servizio del santuario furono costruite le case dei cinque cappellani officianti (attuale palazzo Cecchini), un ricovero per nobili o luogo pio (attuale Municipio), un altro ricovero per poveri (hospedal, attuale case Ater). Dal 1714 al 1806 il tempio fu officiato dai padri domenicani dell'adiacente convento. Rimase chiusa dalla partenza dei domenicani fino al 30 settembre 1807, quando Francesco I d'Austria dispose la riapertura della chiesa.
Il santuario è ornato da stucchi, bassorilievi, statue, tele, affreschi in un gioco di luci e colori che danno la misura dello splendore e della ricchezza del culto.
Il soffitto risulta intagliato da Gerolamo Venturini e figli a bottega di Motta (1640), dorato e dipinto da Cataldo Ferrara di Portogruaro (1656-58), sugli ovati si trovano 8 tele di Sibille e Profeti di Antonio Carneo (David, Daniele, Isaia e Geremia; Tiburtina, Frigia, Cumea e Samia). Al di sotto le staue in stucco di evangelisti, dottori della Chiesa, separati da putti-cariatidi di Andre dell'Aquila (S. Matteo, S. Marco, S. Giovanni, S. Luca e S. Ambrogio, S. Girolamo, S. Agostino, S. Gregorio). Nel tamburo sono presenti 16 storie della vita della Vergine (1.Incontro di Gioacchino e Anna 2.Nascita della Vergine 3.Presentazionde della Vergine al tempio 4.Sposalizio di Maria con Giuseppe 5.Gabriele arcangelo 6.Madonna annunziata 7.Visita di Maria ad Elisabetta 8.Natività ed adorazione dei Magi 9.Circoncisione di Gesù 10.Adorazionde dei Magi 11.Presentazione di Gesù al tempio e purificazione di Maria 12.Strage degli innocenti 13.Fuga in Egitto 14.Disputa di Gesù al tempio con i dottori 15.Assunzionedi Maria in cielo 16. Incoronazione della Vergine). Le opere sono state così attribuite: le numero 1, 9, 10, 11, 12, 14, 15 e 16 a Baldassar d'Anna; le numero 2 e 3 a pittore anonimo veneziano e le numero 4, 5, 6, 7, 8 e 13 a Giuseppe Moretto.
Nel centro del presbiterio troneggia dal 1688 l'altar maggiore in marmo bianco di Carrara in cui spicca l'icona del capitello della Madonna col bambino cautamente attribuita al Bellunello o all'ambito bellunelliano (1480?).
Gli scomparti della volta sono di Filippo Zaniberti: Vergine allattante un infermo, Apparizione della Vergine a Monaco pittore di icone, Fondazione miracolosa della basilica di S. Maria Maggiore, Intervento della vergine durante la battaglia. I lunettoni delle pareti con Nascita della Vergine ed Assunzione di Maria in cielo sono di Baldassar d'Anna; mentre sulle due sovrapporte ci sono L'adorazione dei pastori e L'adorazione dei Magi di Giacomo Apollonio.
Le cappelle laterali sono state dedicate, dai padri domenicani, una al Santo Rosario e l'altra a S. Domenico: i dipinti rappresentano Madonna del Rosari con i S.S. Domenico, Caterina da Siena e il popolo cristiano guidato dal papa Pio V., l'altro I Santi Domenico, Pietro martire, Tommaso d'Aquino, PioV.